ITA - Informativa sui cookies • Questo sito internet utilizza la tecnologia dei cookies. Cliccando su 'Personalizza/Customize' accedi alla personalizzazione e alla informativa completa sul nostro utilizzo dei cookies. Cliccando su 'Rifiuta/Reject' acconsenti al solo utilizzo dei cookies tecnici. Cliccando su 'Accetta/Accept' acconsenti all'utilizzo dei cookies sia tecnici che di profilazione (se presenti).

ENG - Cookies policy • This website uses cookies technology. By clicking on 'Personalizza/Customize' you access the personalization and complete information on our use of cookies. By clicking on 'Rifiuta/Reject' you only consent to the use of technical cookies. By clicking on 'Accetta/Accept' you consent to the use of both technical cookies and profiling (if any).

Personalizza / Customize Rifiuta / Reject Accetta / Accept

edizione 2017

Angeli / Max Solinas


Max Solinas, dei suoi “Angeli” presenta quasi delle biografie, scritte nel tempo di un sospiro. I soggetti delle sue fotografie vengono dai quartieri duri della vita, hanno addosso storie impegnative, incise ruga dopo ruga, e le mostrano senza ostentazioni ma sempre con rispetto di sé, a tratti con una fierezza da caballeros. Confesso che ho vissuto, dicono i loro sguardi acuminati. E gli occhi basterebbero, potendoli isolare con un rapido lavoro di forbici, per un’esposizione a sé. Quelli malinconici dell’“orfano”, quelli ferini e stretti a capocchia di spillo del “pugile”, quelli intensi come laser del “senza fissa dimora”. Quello che non raccontano le pupille né le didascalie - che accompagnano ogni immagine insieme a nomi a volte veri e a volte di fantasia - lo dicono i corpi. Solinas ha voluto che tutti i suoi modelli si facessero ritrarre in jeans e a torso nudo, il massimo grado di esposizione per catturare la massima sincerità. Epidermidi che sono delle geografie, solcate da cicatrici a volte di bisturi e a volte di altro, mostrate poro per poro, pelo per pelo, piega per piega. Ne viene fuori un racconto intimo e totale che però non è mai spudorato. Non c’è un solo momento che faccia pensare a una galleria di freak, non si legge mai un intento sarcastico. Non sono caricature, sono ritratti di angeli. E gli angeli - si sa - restano in carica anche quando perdono la strada una volta arrivati sulla Terra.
Celestino Tabasso


Profilo autore


riferimenti
sito web / n.d.
copyright / Max Solinas, tutti i diritti riservati


Selezione di immagini dalla mostra

▲ top page





BìFoto
Festival della fotografia in Sardegna, 14esima edizione
Inaugurazione sabato 19 ottobre 2024 ore 16:30





CON IL SOSTEGNO DI





MEDIA PARTNERS





SPONSOR