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edizione 2018

premio BìFoto 2018 / Gian Marco Sanna


MALAGROTTA
La discarica di Malagrotta è il principale sito di stoccaggio a lungo termine dei rifiuti solidi urbani della città di Roma. È situata nella periferia ovest della città, nell’area di Malagrotta. Il suo nome deriva dal latino Mola Rupta, nome originato da una mola rotta situata sul rio Galeria. E’ la più grande discarica d’Europa, dove ogni giorno venivano scaricate tra le 4500 e le 5000 tonnellate di rifiuti. Nel 2013, l’Italia venne denunciata dalla Commissione Europea per l’ambiente alla Corte europea di Giustizia, perché parte dei rifiuti scaricati nella discarica non avrebbero subito il trattamento meccanico biologico (MBT) richiesto dai regolamenti europei. Il 9 gennaio 2014, il reparto ecologico dei carabinieri NOE, comandati da Sergio De Caprio, noto come “Ultimo”, arrestò 7 persone. Tra queste il proprietario della discarica Manlio Cerroni, detto il “Re della monnezza” e l’ex presidente della Regione Lazio Bruno Landi. Dalla chiusura della discarica di Malagrotta ad oggi, la situazione non è migliorata. Si possono ancora trovare rifiuti abbandonati di ogni genere nelle aree circostanti la discarica. L’area è invasa da acqua inquinata, pneumatici, macerie, macchine abbandonate e rifiuti di ogni genere. È una ferita nella terra. Di notte emerge una città parallela fatta di fumi, fuochi e ombre. È la città di neve.


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