ReXist / Collettivo fotografico Ronin
ITA • Resistenza: sentiamo spesso questa parola, ma quante volte ci fermiamo a riflettere sul suo significato? Dal latino "re", che indica la ripetizione di un'azione, e "sistere", che significa fermarsi, questa parola parla di chi lotta, di chi è dissidente, in continua opposizione a qualcuno o a qualcosa. In queste immagini, la resistenza diventa il fulcro dell'esistenza: resistere, restare fermi e tenere duro è l'unica opzione che queste persone hanno per continuare a vivere la loro vita quotidiana. Dalla resilienza ai cambiamenti climatici, alla resistenza di chi lotta per i diritti umani e ambientali, alle persone coinvolte nella tragedia di un conflitto. Un viaggio attraverso i laboratori dove gli scienziati sperimentano soluzioni alternative ai problemi del riscaldamento globale, attraverso la città di Kherson, dove i cittadini hanno subito l'occupazione militare russa e dopo la liberazione vivono esposti ai bombardamenti e ai pericoli quotidiani, e attraverso il continente sudamericano, dove l'egoismo della colonizzazione economica minaccia di distruggere il suolo e la vita di migliaia di persone. migliaia di persone. Perché dobbiamo ricordare che, come disse Maria Cervi, una donna appartenente alla Resistenza italiana: “Nessuna conquista può essere data per scontata, c'è sempre qualcuno pronto a toglierla. Quindi la resistenza non è solo un dovere ma anche una necessità”.
ENG • Resistance: we often hear this word, but how many times do we stop and think about its meaning? From the Latin "re", which indicates the repetition of an action, and "sistere", which means to stop, this word speaks of those who fight, those who are dissidents, in continuous opposition to someone or something. In these images, resistance becomes the core of existence: to resist, stand firm and hold on is the only option these people have to keep on living their everyday life. From resilience to climate change, to the resistance of those who fight for human and environmental rights, to the people involved with the tragedy of a conflict. A journey through laboratories where scientists are experimenting with alternative solutions to global warming issues, through the city of Kherson, where citizens have suffered the Russian military occupation and after the liberation live exposed to bombing and daily dangers, and through the South American continent, where the selfishness of economic colonization threatens to destroy the soil and the lives of thousands of people. Because we need to remember that, as said by Maria Cervi, a woman belonging to the Italian Resistance: “No achievement can be taken for granted, there is always someone ready to take it away. So resistance is not only a duty but also a necessity”.
Profilo collettivo
Collective profile
ITA • Ronin - Basato sull'etica del lavoro, sulla lealtà e sulla forza d'animo, Ronin nasce da una nuova idea di documentare la metamorfosi del nostro mondo attraverso la combinazione di diverse competenze e approcci al fotogiornalismo. Grazie alla collaborazione di fotografi e giornalisti, la missione di Ronin è fornire storie di alta qualità a media internazionali, ONG e clienti istituzionali. Ronin è una piattaforma fondata da: Alfredo Bosco, Giacomo d'Orlando e Karl Mancini.
ENG • Ronin - Based on work ethic, loyalty and fortitude, Ronin is born from a new idea of documenting the metamorphosis of our world through a combination of different expertise and approaches to photojournalism. Thanks to the partnership of photographers and journalists, Ronin’s mission is to provide high quality stories for International Media, NGOs and Institutional clients. Ronin is a platform founded by: Alfredo Bosco, Giacomo d’Orlando and Karl Mancini.
Riferimenti
References
instagram @ronin_lab
web www.alfredobosco.com / www.karlmancini.com / www.giacomodorlando.com
copyright Alfredo Bosco, Giacomo d'Orlando, Karl Mancini
tutti i diritti riservati / all rights reserved
Alcune immagini dalla mostra
Some images from the exhibition
copyright Alfredo Bosco
ITA • Ritratto di Mayrani con il nipote / Il fratello di Maryani, Benjamin, è uno dei 43 studenti scomparsi da Ayotzinapa. “Da piccoli venivamo a giocare in questo campo, io ancora vengo qui con mio nipote”. Il Messico non è formalmente in guerra, ma conta già più persone scomparse di qualsiasi altro paese dell’America Latina nei conflitti passati o in corso.
ENG • Portrait of Mayrani with her nephew / Maryani’s brother, Benjamin, is one of the 43 students disappeared from Ayotzinapa. “We used to come to play in this field when we were kids, I still come here with my nephew”. Mexico is not formally at war, but it already has more missing persons than any other Latin American country in past or ongoing conflicts.
copyright Alfredo Bosco
ITA • Cooperativa “Pietra di Scarto” di Cerignola: nata per accogliere e reintegrare persone provenienti da passati difficili. Molti dei suoi membri furono legati ad attività criminali a Cerignola e dopo aver scontato la pena ritrovarono la possibilità di lavorare legalmente.
ENG • “Pietra di Scarto” cooperative in Cerignola: founded to welcome and reintegrate people coming from difficult pasts. Many of its members were linked to criminal activities in Cerignola and after serving their sentences, found the possibility to work legally again.
copyright Alfredo Bosco
ITA • Membri di un gruppo di autodifesa in un campo di papaveri / Il gruppo di autodifesa della Sierra di San Miguel sostiene di proteggere la popolazione locale dal gruppo criminale Tequileros, specializzato in rapimenti ed estorsioni, e prende parte anche al traffico di eroina.
ENG • Members of a self-defense group in a poppy field / The self-defense group of Sierra of San Miguel claims to protect the local population from the criminal group Tequileros, specialized in kidnapping and extortion, while also taking part in the heroin business.
copyright Alfredo Bosco
ITA • Funerali nella chiesa degli Apostoli Pietro e Paolo nel centro della città di Lviv / 3 soldati dell'80a brigata sono stati uccisi nella regione di Mykolaiv. La città di Leopoli, nella parte occidentale dell'Ucraina, è diventata il principale snodo dei rifugiati provenienti dalla parte orientale del paese. Si stima che più di 1.500 soldati ucraini siano stati uccisi nei primi cinque giorni di guerra.
ENG • Funeral at the church of Apostles Peter and Paul in the city centre of Lviv / 3 soldiers of the 80th brigade were killed in Mykolaiv region. The city of Lviv in the West part of Ukraine became the main hub of the refugees from the East part of the country. It’s estimated more than 1,500 Ukrainian soldiers were killed in the first five days of the war.
copyright Giacomo d'Orlando
ITA • La popolazione locale di Trang trapianta alghe nella baia di Sikao / Questo progetto, che coinvolge le giovani generazioni, è iniziato nel 2004, dopo che una forte tempesta colpì le coste della regione, distruggendo gran parte dei fondali. Contemporaneamente, l’espansione edilizia sulla costa e il deflusso di sostanze chimiche provenienti dall'agricoltura intensiva fecero cambiare gradualmente i livelli di Ph e ossigeno nell'acqua provocando un alto tasso di mortalità per le alghe nella baia, e una conseguente perdita di biodiversità. Grazie alla perseveranza della popolazione locale, dal 2018 si é notato che le alghe trapiantate all'inizio del progetto hanno resistito e si sono ora sviluppate completamente. L'ecosistema sta lentamente riacquistando il suo stato di salute, e la fauna ittica sta ritornando ai livelli di un tempo.
ENG • The local community of Trang transplanting seagrass in Sikao Bay / This project, involving the younger generation, started in 2004 after a severe storm hit the coasts and destroyed a large part of the seabed. The PH and 02 levels in the water began to change gradually, also due to chemical run-off from intensive coastal agriculture, resulting in a loss of biodiversity. Since 2018, thanks to the continuous efforts of the local community, the seagrass planted at the beginning of the project has fully developed. The ecosystem has slowly regained its health, with a noticeable increase in fish life.
copyright Giacomo d'Orlando
ITA • A Demak, le mangrovie che proteggevano la costa sono state abbattute e sostituite da stagni di acquacoltura accelerando l’erosione costiera. Contemporaneamente, la subsidenza del terreno sta aumentando a causa dell'estrazione di acqua dalle falde acquifere sia per uso domestico che industriale. Questa combinazione di fattori ha esposto le comunità costiere agli eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. Col tempo le maree hanno spazzato via gli argini intorno agli stagni, penetrando per circa 1 km nell'entroterra e facendo perdere 25 file di stagni al villaggio. Nel tentativo di minimizzare l'impatto delle maree, sono stati costruiti dei muri di contenimento in cemento, che però bloccavano il trasporto dei sedimenti, crollando nel fango molle.
ENG • In Demak, the mangroves that protected the coast have been cut down and replaced by aquaculture ponds and the coastline has been severely eroded. At the same time, land subsidence is increasing due to the extraction of groundwater for domestic and industrial use. This combination of factors has left the coastline and the community exposed to the daily tides and extreme weather events that are becoming more frequent due to climate change. The sea has washed away the embankments around the fish ponds, penetrated about 1 km inland and the village has lost 25 rows of ponds. In an attempt to minimize the impact of the tides, concrete seawalls were built, but these blocked the transport of sediment inland and eventually collapsed into soft mud.
copyright Giacomo d'Orlando
ITA • Ai confini del continente australiano, dove la costa occidentale incontra il mare, si trova la Shark Bay World Heritage Area. Quest’area offre una combinazione unica di fauna, flora e paesaggi mozzafiato che non si trovano in nessun altro luogo. Gli aborigeni Malgana la conoscono come Gutharraguda, che significa "due acque". Lungo le sue coste si trova la “pianta più grande del mondo”, ovvero una striscia di Posidonia Australis (alga che forma praterie) lunga fino a 180km e datata quasi 4500 anni. Nel 1991 è stato creato il parco marino di Shark Bay, che comprende 748.725 ettari e garantisce la protezione a lungo termine del suo importante ecosistema.
ENG • On the edge of the Australian continent, where the west coast meets the sea, lies the Shark Bay World Heritage Area. This area offers a unique combination of fauna, flora and breathtaking scenery found nowhere else. The Malgana Aboriginal people know it as Gutharraguda, which means "two waters". Along its shores is the "world's largest plant", a strip of Posidonia Australis (seagrass) up to 180km long and nearly 4,500 years old. In 1991, the Shark Bay Marine Park was established, covering 748,725 hectares and ensuring the long-term protection of this important ecosystem.
copyright Giacomo d'Orlando
ITA • Marley e Chae sono due giovani fratelli cresciuti nella città di Geraldton, ma discendenti dei Malgana Traditional Owners di Shark Bay. Come scelta di vita, hanno deciso di lasciarsi alle spalle la città e di tornare nella terra dei loro antenati. A Shark Bay lavorano con Tidal Moon, un'azienda formata esclusivamente da aborigeni che si occupa del commercio sostenibile di cetrioli di mare e della conservazione marina. Dicono: "Ci sentiamo appagati nell’aiutare a proteggere il nostro “Paese” come hanno fatto i nostri antenati. Vogliamo renderli orgogliosi di noi”.
ENG • Marley and Chae are two brothers who grew up in the city of Geraldton, but are descended from the Malgana Traditional Owners of Shark Bay. As a life choice, they decided to leave city life behind and return to their roots by moving to the land of their ancestors. In Shark Bay they work with Tidal Moon, an Aboriginal business involved in the sustainable sea cucumber trade and environmental conservation. They say: ‘We feel fulfilled when we help to protect our “Country” the way our ancestors did. We want to make them proud of us.’
copyright Karl Mancini
ITA • Buenos Aires, Isola Maciel. A. piange abbandonata tra le braccia del suo fidanzato K. L'unico modo per sfuggire alla loro orribile condizione quotidiana è l'amore. La loro relazione dà loro forza e conforto alla mancanza di affetto da parte delle famiglie e di sostegno da parte della società. A. (14 anni) vive con la madre, la sorella (8) e il fratello (7). Del padre nessuno sa nulla, la madre si prostituisce da molti anni. Nel 2016 c'è stato un incendio nella sua casa. Sua madre lavorava e lei aveva la responsabilità dei fratellini. Era una fredda notte d'inverno, usciva con le amiche lasciando una candela accesa accanto al lettino del fratellino. Le coperte presero fuoco e lui si salvò grazie all’intervento di F. che lo tirò fuori dalle fiamme. Ancora oggi F. ricorda la sensazione della sua pelle che lo aggrediva. Suo fratello è ustionato sull'85% del corpo. Un braccio è deformato. A. passa da periodi di dipendenza a periodi puliti. Si prostituisce con il consenso della madre e della zia per portare soldi a casa perché si sente in colpa per l'incendio. K. (18) vive tra la casa di suo padre, quella di sua madre e quella di A.. Suo fratello (16 anni) ha un ritardo mentale e non è mai andato a scuola. Sua sorella (7) ha problemi a parlare. Suo padre è molto violento, è tossicodipendente e ha abusato di lei.
Spesso paralizzava le sue braccia. L'hip hop è l'unica via d'uscita che ha per sfuggire alla violenza che vive quotidianamente.
ENG • Buenos Aires, Isla Maciel. A. cries abandoned in the arms of her boyfriend K. The only way to escape their daily horrible condition is love. Their relationship gives them strenght and confort from the lack of affects from the families and support from society. A. (14) lives with her mother, her sister (8) and her brother (7). Nobody knows anything about the father, the mother has been prostituting since many years. In 2016 there was a fire in her home. Her mother was working and she had the responsibility of the little brothers. It was a cold winter night, she went out with her friends leaving a candle lit by the bed of her little brother. The blankets took fire and he was saved thanks to F.’s intervention that pulled him out of the ames. Even today, F. remembers the feeling of his skin attacking on him. Her brother is burned on 85% of the body. An arm is deformed. A. passes from periods of addiction to periods clean. She prostitutes with the consent of her mother and her aunt to bring money home because she feels guilty of the fire. K. (18) lives between his father’s house, his mother’s and the A.'s. His brother (16) has a mental retardation and has never been to school. His sister (7) has problems in talking. His dad is very violent, he is s drug addict and he has abused him.
He frequently crippled his arms. Hip Hop is the only way out he has to escape the violence he daily lives.
copyright Karl Mancini
ITA • Santiago del Cile, 8 marzo 2020 / Un manifestante affronta un paco (polizia cilena) a cavallo durante una repressione della polizia cilena contro le proteste pacifiche delle donne. Un milione e 450mila donne sono scese nelle strade di Santiago per protestare per i propri diritti, contro la violenza di genere e quella della polizia che, dall’ottobre 2019, reprime la rivolta popolare contro il governo Sebastian Piñera.
ENG • Santiago de Chile, March 8, 2020 / A protester tackles a paco (Chilean police) on horseback during a Chilean police crackdown on peaceful women's protests. One million and 450 thousand women went down the streets of Santiago to protest for their rights, against gender-based violence and that of the police who, since October 2019, have been repressing the popular uprising against the Sebastian Piñera government.
copyright Karl Mancini
ITA • Santiago del Cile / Una manifestante vestita da clown tiene in mano una bandiera totalmente nera del Cile in Plaza de la Dignidad (ex Plaza Italia) in memoria dell'artista di strada Daniela "El Mimo" arrestata dalla polizia cilena e trovata pochi giorni dopo impiccata in un parco della capitale dopo essere stata ripetutamente violentata. La bandiera nera è un segno di lutto per le violenze perpetrate dalle forze dell'ordine e dallo Stato nei giorni di repressione.
ENG • Santiago de Chile / A clown-clad protester holds a totally black flag of Chile in Plaza de la Dignidad (former Plaza Italia) in memory of the street artist girl Daniela ‘El Mimo’ arrested by the Chilean police and found a few days later hanged in a park in the capital after being repeatedly raped. The black flag is a sign of mourning for the violence perpetrated by law enforcement and the state during the days of repression.
copyright Karl Mancini
ITA • Buenos Aires, Argentina. 03 giugno 2017 / Donne appartenenti al movimento Mumala (mujeres de la matria latioamericana) manifestano prima di iniziare la marcia 'Ni Una Menos' con una maschera e il nome di una vittima uccisa nei mesi precedenti davanti al Dipartimento nazionale delle donne del governo (consejo nacional delle donne). 'Ni una menos' è un movimento di protesta contro la violenza nei confronti delle donne che spesso finisce con la morte. Si è manifestato per la prima volta in ottanta città dell'Argentina il 3 giugno 2015, ripetendosi nel 2016, il 3 giugno, il 19 ottobre, il 25 novembre e nel 2017, l'8 marzo (lo storico sciopero internazionale delle donne) e il 3 giugno. una donna veniva uccisa ogni 30 ore. Da gennaio 2017 la situazione è ulteriormente peggiorata: oggi viene uccisa una donna ogni 18 ore. Il movimento si è diffuso anche in altri paesi della regione come Uruguay, Cile, Perù, Messico e in Europa. Coordinato da questo movimento, lo sciopero è stato organizzato anche in altri 46 paesi. Milioni di donne hanno marciato in tutto il mondo per rivendicare i propri diritti e per protestare contro le violenze subite.
ENG • Buenos Aires, Argentina. Jun,03,2017 / Women belonging to the movement Mumala (mujeres de la matria latioamericana) demostrate before starting the 'Ni Una Menos' march with a mask and a name of a victim killed in the previous months in front of the National women's department of the government (consejo nacional de las mujeres). 'Ni una menos' Is a protest movement against violence towards women that often ends in death. It was first manifested in eighty cities of Argentina on June 3, 2015, repeating itself in 2016, on June 3, October 19, November 25 and in 2017, March 8 (the historical international women's strike) and June 3. In 2016 In Argentina a woman was killed every 30 hours. From January 2017, the situation deteriorated further: today a woman is killed every 18 hours. The movement has also spread to other countries in the region as Uruguay, Chile, Perù, Mexico and in Europe. Coordinated from this movement, the strike was organized also in other 46 countries. Millions of women marched all over the worls to claim their rights and to protest against the violence they suffered.